La Salina di Cervia è la più a nord d’Italia e si estende per 827 ettari, in un parco naturale, oggi porta sud del Parco del Delta del Po e da sempre riserva naturale di popolamento e di nidificazione per molte specie animali e vegetali.
La loro importanza ha fatto si che venisse istituito un vero e proprio Parco della Salina di Cervia, in cui attraverso diversi percorsi naturalistici e storici, è possibili ammirare e comprendere i segreti di questo microcosmo.
Fin dai tempi romani, periodo di nascita delle saline, esse sono state considerate di fondamentale importanza per l’uomo, perché preziosa risorsa di sostentamento. Con l’antico metodo a raccolta multipla, le saline si vedevano suddivise in circa 200 piccole vasche, assegnate ad altrettanti “salinari”, rappresentando, quindi un mercato fondamentale per l’economia del territorio. Negli anni più moderni fu poi introdotta la tecnica a raccolta unitaria, che permetteva una maggiore meccanizzazione ed un taglio sui lavoratori.
Eppure l’importanza delle saline è rimasta intatta fino ai giorni nostri, anche per il ruolo che esse hanno come habitat per particolari specie, che riescono a svilupparsi proprio in questi tipi di ambienti altamente salini, quali anguille, il pesce Nono, che fanno a loro volta da sostentamento per molte specie di uccelli come il fenicottero e l’avocetta, simbolo del parco.
Proprio per mantenere viva la consapevolezza della rilevanza delle saline, sono stati adibite alcune zone a Museo della civiltà salinara, con rappresentazioni di antiche tecniche e strumenti.